L'orienteering secondo Danjey - A.S.D.O. Galileo Galilei

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L'orienteering secondo Danjey

 



Che cos’è la corsa orientamento?
La gara di corsa orientamento consiste in principio in una prova cronometrata da svolgersi individualmente, in cui il concorrente, dotato di una mappa (carta topografica specifica per corsa orientamento) e bussola, deve svolgere in minor tempo possibile un determinato percorso segnato sulla cartina. Questo percorso non consiste però in una precisa traiettoria da rispettare, ma è caratterizzato da un certo numero di punti di controllo intermedi (il loro numero varia di gara in gara) tra la partenza e l’arrivo ed attraverso i quali il concorrente deve obbligatoriamente passare. Pena la squalifica dalla competizione.

Dove si effettua una gara di corsa orientamento?
Il terreno ideale per la gara di corsa orientamento deve essere molto vario. Deve quindi presentare saliscendi, vegetazione più o meno fitta (boschi e radure), sentieri, strade, ruscelli, laghetti…Tutti questi elementi (segnati con appositi simboli e colori sulla carta) possono poi essere sfruttati come punti di riferimento durante la corsa. Il più attento utilizzo e sfruttamento di tali punti di riferimento consentirà una più sicura e veloce navigazione lungo il percorso.
Possiamo dire che in Italia il terreno ideale per la pratica della corsa orientamento è il terreno collinare e montano fino ai 2000m.
Ciò non vuol significare che queste siano le uniche zone in cui si possa praticare l’orienteering (termine più generale della disciplina orientamento, che in questo contesto useremo per designare limitatamente la corsa orientamento). Vengono infatti svolte gare orientistiche anche in campagna ed in città, nei centri storici solitamente chiusi al traffico. Proprio una delle più belle gare di corsa orientamento al mondo è quella che si svolge ogni anno a Venezia agli inizi di Novembre, che attira annualmente più di 3000 atleti provenienti da più parti del globo.

Com’è una cartina di corsa orientamento?

Una cartina di CO (Corsa Orientamento) prevede particolari simboli e colori convenzionali ideati per rappresentare graficamente tutte le forme del terreno, i gradi di vegetazione, i corsi d’acqua, le costruzioni, gli oggetti. È una trasposizione della realtà su un foglio a due dimensioni, naturalmente a scala ridotta.
Le scale più comuni sono 1:5000 (solitamente usata per gare a breve distanza 1cm = 50m), 1:7500 (solitamente usata nei centri storici, 1cm = 75m), 1:10000 (scala classica 1cm = 100m), 1:15000 (solitamente riservata a categorie che prevedono percorsi molto lunghi, 1cm = 150m ).
Conoscendo il punto corrispondente in cartina del luogo in cui ci troviamo mentre la stiamo osservando, possiamo intuire mentalmente con estrema precisione tutto ciò che si trova attorno a noi fino ai limiti della cartina stessa, ben oltre quindi fin dove il nostro occhio può percepire da dove ci troviamo. Possiamo quindi già pianificare tutti gli spostamenti che dobbiamo effettuare per raggiungere il più velocemente possibile il nostro punto di controllo.
Ecco un esempio di cartina di corsa orientamento:



 
 
 
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